Gli imbarazzanti segreti in camera da letto del Medioevo: lo facevano con "la cuffia"

Nel Medioevo, la vita quotidiana si svolgeva in gran parte nella stanza da letto, che non era semplicemente un luogo per dormire, ma un ambiente multifunzionale utilizzato per una vasta gamma di attività. Poveri, ricchi e persino re avevano una cosa in comune: la stanza da letto multitasking. Ci si cucinava, si ricevevano ospiti e, talvolta, si organizzavano persino omicidi. Sembra strano? Scopriamo di più.

Il letto nel Medioevo: più corto, più largo e condiviso

Contrariamente a quanto potremmo pensare oggi, i letti medievali erano più corti e larghi rispetto a quelli moderni. Questo perché la gente non dormiva completamente distesa, ma semi-seduta, con il busto e la testa sorretti da cuscini alti. Questa posizione favoriva la digestione e preveniva problemi come il reflusso gastroesofageo, che all'epoca era comune a causa delle diete povere e poco equilibrate.

Per quanto riguarda la larghezza, i letti erano progettati per essere condivisi da più persone. Non era raro che moglie, marito, figli e persino ospiti dormissero sotto le stesse coperte. Per esempio, il letto di Francesco Datini, un ricco mercante del XIV secolo, misurava ben 3,50 metri di larghezza, capace di ospitare diverse persone alla volta. Anche negli ospedali, i ricoverati condividevano lo stesso giaciglio, e nelle locande cittadine era normale che fino a sei persone dormissero nello stesso letto.

Nudi, ma con la cuffia

Un altro fatto sorprendente è che, nonostante il freddo rigido, la maggior parte delle persone nel Medioevo dormiva completamente nuda, anche gli ammalati e i moribondi. Questo era un modo per liberarsi dai parassiti, come pulci e pidocchi, che infestavano gli abiti. Tuttavia, era comune indossare una cuffia bianca di stoffa in testa, che non era solo un vezzo o una moda, ma una necessità per proteggersi dal freddo.

Di notte, infatti, il camino della stanza da letto veniva spento con cura per evitare il rischio di incendi, lasciando le camere fredde e umide. Le finestre, costruite con serramenti approssimativi, lasciavano passare spifferi gelidi, e il calore del camino riscaldava solo chi gli stava molto vicino. Per questo, oltre alla cuffia, venivano utilizzate pellicce e strati di coperte per cercare di mantenere il calore.

La camera da letto: non solo per dormire

Nel Medioevo, la camera da letto non era un semplice luogo per riposare. Veniva utilizzata anche per molte altre attività, a seconda della condizione economica dei padroni di casa. La stanza con il camino era considerata la più importante della casa e, oltre al sonno, serviva per pranzare, ricevere ospiti e persino cucinare. Non era raro trovare mensole, acquai e credenze con piatti e bicchieri proprio in camera da letto.

Molte famiglie utilizzavano tavoli smontabili per mangiare in camera. Questi tavoli, costituiti da assi appoggiate su cavalletti, venivano smontati e riposti contro il muro una volta finito il pasto. Anche le panche avevano schienali smontabili, che venivano invertiti per permettere alle persone di sedersi di fronte al camino e godersi il calore.

Ricevere ospiti in camera da letto

Ricevere visite in camera da letto era una pratica comune, soprattutto perché era uno dei pochi luoghi riscaldati della casa. Le panche e i cassoni su cui si sedevano gli ospiti erano spesso ricoperti di cuscini e stoffe preziose, che indicavano il rango sociale dei padroni di casa. Invitare qualcuno in camera per giocare a scacchi o discutere affari non era considerato strano o sconveniente, anzi, la camera era spesso il luogo dove si trattavano questioni importanti.

Il letto di giustizia del re

Anche nelle corti reali, la camera da letto aveva un ruolo di prestigio. Re come Carlo VI di Valois ricevevano i loro consiglieri seduti o semi-sdraiati nel loro sontuoso letto regale, circondati da cortine e tessuti pregiati decorati con i simboli della monarchia. In Francia, i grandi processi venivano celebrati in un ambiente chiamato "letto di giustizia", dove il re sedeva su un trono sopraelevato, circondato da arazzi che evocavano un letto.

Questi letti regali erano simboli di potere e grandezza. Il letto di Carlo V di Valois, ad esempio, copriva una superficie di ben 40 metri quadrati, un lusso che solo i monarchi potevano permettersi. Anche in queste stanze, le udienze e le cerimonie ufficiali si svolgevano spesso attorno al letto, che diventava il fulcro delle attività politiche e sociali.

Intrighi e segreti sotto le coperte

Il letto nel Medioevo non era solo un simbolo di potere o un mobile di prestigio, ma anche il luogo dove si intrecciavano intrighi, amori proibiti e trattative segrete. Molti racconti dell'epoca, come le novelle del Boccaccio o i romans cavallereschi, descrivono come il letto fosse al centro di complotti e tradimenti. Non è difficile immaginare come, tra le sue coperte, si celassero non solo i sogni della notte, ma anche i segreti più oscuri della società medievale.

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